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L'ESPRESSO A CASA

Il caffè, per fortuna, è anche un piacere domestico e la moka, nella cultura e tradizione italiana, è la regina dei piaceri. Purtroppo non è sempre così, tutti la utilizzano, ma non sempre il caffè riesce bene.

Seguendo questi consigli si dovrebbe ottenere un risultato migliore; "si dovrebbe" perché molto dipende dalla miscela di caffè che viene utilizzata, così come dall'acqua impiegata.
La moka è composta da:
• una caldaia (parte inferiore) che va riempita d'acqua;
• un filtro dove mettere la polvere di caffè;
• un bricco con erogatore (parte superiore) che raccoglie l'infuso di caffè.

Il primo accorgimento è la pulizia della caffettiera; bisogna eliminare tutte le tracce di caffè, specialmente nelle guarnizioni e nel filtro, senza usare detergenti, utilizzando solamente acqua corrente calda.
Ogni tanto, a seconda di quanto viene utilizzata la moka, riempire la caldaia con dell'aceto, mettere del bicarbonato nel filtro e portare a bollore. Questo procedimento serve ad igienizzare perfettamente tutte le parti della caffettiera.

Prepariamo allora il nostro espresso a casa:
• riempire d'acqua la caldaia;
• riempire il filtro con la polvere di caffè, senza pressare e senza superare il bordo, che è la misura giusta per un'ottima estrazione;
• avvitare la caffettiera, stringendo bene così da far aderire perfettamente la guarnizione tra le due parti metalliche, impedendone la fuoriuscita del liquido di infusione che, a contatto con la gomma darebbe un sapore di bruciato all'espresso;
• avviare la fiamma e tenerla mediamente alta, purchè non fuoriesca dalla base della moka;
• quando escono le prime gocce di infuso (generalmente una crema leggera color nocciola chiaro), abbassare l'intensità della fiamma; una temperatura troppo elevata, in estrazione, potrebbe facilmente restituire in tazza il sapore amaro-forte (bruciato);
• appena inizia il borbottio spegnere il fuoco e lasciare che questo termini; è bene non sovraestrarre l'infuso facendo borbottare la moka fino alla fine, a fiamma accesa, perchè verrebbero estratte solamente le parti esauste del caffè, compresi i residui di fondo.

Il caffè avanzato non va conservato nella caffettiera, ne in recipienti di alluminio o plastica, perchè questi tendono a trasferire un cattivo gusto all'infuso. E' consigliabile comunque degustare l'espresso appena fatto cercando di consumarlo tutto, ciò perché gli aromi nobili perdono le proprietà organolettiche con il passare del tempo, a seguito dell'ossidazione della bevanda. Il metodo migliore di conservazione dell'infuso è in bottiglia di vetro, ben chiusa, riposta in frigorifero.

Alla tradizione italiana dell'espresso con la moka, nato in realtà con la più tradizionale caffettiera "napoletana", oggi si contrappone la tecnologia del "mordi e fuggi" che ha adattato l'espresso bar al consumo domestico, attraverso macchine espresso casa di piccole dimesioni e di buone prestazioni. Il caffè in queste macchine s'impiega attraverso l'uso di: cialde in garza; capsule in plastica; capsule in alluminio.